COMUNICATO
STAMPA
Forcieri:” Il porto della
Spezia si conferma così all’avanguardia nei processi di innovazione, offrendo
un sistema integrato, completo, veloce e sicuro”
Nell’ambito
delle iniziative avviate per rilanciare la competitività del sistema logistico
nazionale e per rafforzare l’economia del Paese, la Direzione Centrale
Tecnologie per l’Innovazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, con la
collaborazione dell’Ufficio delle Dogane della Spezia e di UIRNeT S.p.A.,
impegnata nella realizzazione della Piattaforma Logistica Nazionale (PLN), ha
sviluppato una rete informatica di controllo e monitoraggio della
movimentazione delle merci al fine di velocizzare gli adempimenti doganali e
ampliare le aree dei porti, comprendendo spazi esterni al perimetro portuale. I
dettagli delle novità sono stati illustrati stamani nel corso della conferenza
stampa cui hanno partecipato il Presidente dell’AP, Lorenzo Forcieri; il
Prefetto Giuseppe Forlani; il Direttore dell’Agenzia delle Dogane della Spezia,
Elvio La Tassa; il Comandante della Capitaneria di Porto, C.V. (C.P.) Enrico
Castioni; l’AD di LSCT, Michele
Giromini; il presidente dell’Associazione Spedizionieri, Bruno Pisano; il Comandante Provinciale della
Guardia di Finanza, Col. Enrico Mion.
Il “corridoio
controllato” consente ai
container, in arrivo al porto, di essere immediatamente trasferiti nel retroporto
di S.Stefano Magra, per i controlli doganali. Questo progetto, unitamente all’infrastruttura
sita nel retroporto, ha lo scopo di
decongestionare le banchine, aumentandone di fatto la recettività, riducendo i
tempi di stazionamento delle merci, dovuti alle esigenze di verifica da parte
delle dogane e delle altre amministrazioni coinvolte nei controlli.
In
particolare, il corridoio controllato
risolve il problema del trasferimento sicuro, via strada, dei contenitori
soggetti a verifica doganale. Le operazioni di trasferimento sono infatti
effettuate con camion dotati di dispositivi di controllo installati a bordo,
che consentono la tracciatura della movimentazione dei container nel rispetto
dei percorsi prestabiliti, inviando allarmi in caso di deviazioni dal tracciato
e/o ritardi nella conclusione del trasporto.
Il retroporto costituirà il
luogo fisico in cui si svolgerà il
dialogo telematico tra tutte le amministrazioni coinvolte nel processo di
sdoganamento. Nella stessa area sarà anche posizionato il terzo e sempre più
efficace scanner di cui sarà dotato l’Ufficio delle Dogane.
Dal 20 febbraio è inoltre attiva la procedura
sperimentale di sdoganamento in mare presso il porto della Spezia.
Il progetto,
meglio noto come “preclearing”, consente agli operatori, autorizzati dalla
Dogana, di iniziare le pratiche di sdoganamento, trasmettendo le dichiarazioni
di importazione, mentre le merci sono ancora in mare, in viaggio verso La Spezia,
a bordo di navi provenienti dall’estero. Questa procedura, che dopo una
sperimentazione in Liguria sarà estesa a tutti i porti nazionali, consente non solo di razionalizzare gli spazi
portuali e di ridurre i tempi di scarico delle navi, ma anche di realizzare
delle economie di scala, che renderanno il nostro scalo più appetibile ai
traffici internazionali. La procedura si concretizza con il monitoraggio
satellitare delle navi, da parte della Capitaneria di Porto, che “aggancerà” i
cargo, una volta varcati gli stretti del Mediterraneo e li monitorerà sino all’
arrivo in porto.
Il via al progetto,
è stato dato dall’accordo sottoscritto il 12 dicembre 2013 tra il Direttore
dell’Ufficio delle Dogane, dott. Elvio La Tassa, appena riconfermato alla
direzione dell’Ufficio, ed il C.V. Enrico Castioni, Comandante della
Capitaneria di Porto. Le diverse riunioni operative svoltesi nella fase
preparatoria del progetto hanno visto la preziosa collaborazione del Comandante
Provinciale della Guardia di Finanza, Col. Enrico Mion.
Il
Presidente dell’Autorità Portuale Lorenzo Forcieri. “Finalmente dopo anni di
attesa si concretizza una procedura estremamente innovativa. Questo risultato è
il frutto della stretta collaborazione con Agenzia Dogane e Capitaneria di
Porto, anche a livello nazionale, e mi preme ringraziare particolarmente il
dottor Giuseppe Peleggi e l’Amm.Felicio Angrisano. La merce da oggi potrà
essere sdoganata ancora in mare. Una volta a terra, troverà lo sportello unico,
un centro controlli unificato, la piattaforma digitale APnet, attraverso cui
tutti gli attori “si parleranno”, ottimizzando così il loro lavoro. Inoltre,
con il progetto Widermos, di cui AP è capofila, la merce potrà essere
indirizzata e seguita attraverso i corridoi logistici italiani ed europei. In
questo modo il porto della Spezia si conferma all’avanguardia nei processi di
innovazione, offrendo un sistema integrato, completo, veloce e sicuro”.
“Ancora una volta, il gioco di squadra della Comunità
portuale spezzina è stato premiato e la Direzione Centrale Tecnologie per
l’Innovazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha assegnato alla Spezia
il ruolo di “porto laboratorio”, in cui sviluppare semplificazioni sottese
all’utilizzo della tecnologia, sempre più presente tra le metodologie non
intrusive di controllo”, afferma Elvio
La Tassa.
Giromini: “E’ per noi un progetto importantissimo
che attraverso soluzioni innovative genera miglioramenti nei flussi delle merci
e incremento nella capacità produttiva del nostro porto”.
Mion: “La nuova procedura si avvia sulla strada del miglioramento
dei controlli, puntando ad efficacia ed efficienza, senza abdicare alla
necessità di garantire gli interessi economici del Paese. La collaborazione con
gli altri attori è costante e proficua”
Pisano: ”Da anni gli operatori chiedevano
queste innovazioni che daranno la possibilità al nostro porto di raggiungere un
livello di efficienza tale da attirare nuovi traffici. Traffici che
permetteranno di consolidare le attività delle società di spedizione che in
questo territorio hanno raggiunto un livello di efficienza riconosciuto da
tutto il settore della logistica, oltre a dare lavoro a circa cinquecento
persone.
L'auspicio è che
grazie al preclearing e allo sviluppo dei servizi a S. Stefano, sia possibile
incrementare ulteriormente le attività in modo da poter assorbire negli
organici delle aziende di spedizione molti giovani in cerca di occupazione”.
La Spezia, 21 febbraio 2014
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