Progetto WiderMos: riuniti a La
Spezia nella sede dell'Autorità Portuale i partnere gli stakeholders del
progetto per il primo incontro operativo. Obiettivo: offrireservizi efficienti alla merce. Tra i partecipanti: Agenzia delle Dogane,
Region Liguria, Unige, LSCT, Sogemar, Interporto di Padova, MSC, RFI e IKEA
Si è tenuto nella sede
dell'Autorità Portuale della Spezia il primo incontro operativo che ha visto
riuniti i partners, gli stakeholders ed i supporters del progetto WiderMos con
capofila l'Autorità Portuale della Spezia che ha anticipato i tempi promuovendo
la governance dei corridoi della rete TEN-T attraverso meeting periodici con
gli operatori e gli stakeholders del bacino commerciale e logistico di riferimento
del porto della Spezia.
Il meeting ha visto la
partecipazione di tutti partner italiani del progetto: Agenzia delle Dogane,
Regione Liguria, UNIGE, LSCT, Sogemar, Interporto di Padova, Circle, di tutti gli stakeholders e supporter del
progetto tra cui ricordiamo MSC, RFI e IKEA e diversi operatori del settore della
logistica e del trasporto nell'area commerciale di riferimento del porto della
Spezia, spedizionieri, operatori del trasporto intermodale, agenti marittimi,
sanità marittima e la Capitaneria di Porto
della Spezia. Obiettivo dell'incontro: l'analisi delle esigenze degli operatori
al fine di definire insieme una road map per l'identificazione di aree di
business su cui agire, sfruttando le opportunità offerte dai progetti
comunitari.
"Il meeting è stato l'occasione per presentare il progetto WiderMos,
ma soprattutto per condividere con tutti i partners e gli stakeholders italiani
le attività che dovranno essere sviluppate nel progetto pilota che riguarda
l’Italia e per raccogliere osservazioni e indicazioni sulle reali esigenze e
necessità degli operatori e della merce al fine di dare al progetto una sua
funzione e utilità concreta –commenta il
presidente dell’Autorità Portuale della Spezia, Lorenzo Forcieri , che ha introdotto il meeting -. "L’obiettivo
che ci siamo posti fin dall’inizio con questo progetto è infatti quello di
guardare al mercato e alle reali esigenze della merce. Per questo vogliamo fare
meeting periodici con gli operatori per avere un continuo confronto con coloro
che ogni giorno si trovano a fronteggiare le difficoltà e le criticità
esistenti nella catena logistica. Questo progetto può essere per tutti loro una
opportunità, uno strumento per portare certi temi del settore ad un livello
europeo dove, dal confronto con altre realtà, si potranno trarre utili
suggerimenti e best practices. “WiderMos è il primo progetto che tratta il tema
della governance dei corridoi prioritari della rete TEN-T e struttura delle
piattaforme di corridoio che sono basate sui flussi di traffico e sulla rete
dei Core Ports e Core Corridors. C’è quindi molta attenzione da parte della
Commissione Europea verso questo progetto che a mio avviso può davvero
rappresentare un esempio di come si dovrebbe ragionare e costruire opportunità,
in termini di efficienza e di infrastrutture, basandosi sulle reali esigenze
della merce. Una sfida europea che il
Porto della Spezia vuole portare avanti insieme a tutti i partners e gli stakeholders
del progetto ma che può davvero rappresentare un’opportunità per tutta la
nostra comunità portuale con la quale insieme stiamo costruendo progetti
importanti e innovativi per incrementare la nostra competitività”.
Il porto della Spezia farà parte
di uno dei 5 progetti pilota che verranno infatti sviluppati in tutti gli stati
membri che partecipano al progetto e vedranno lo sviluppo di 5 piattaforme
informatiche di corridoio che dove poter scambiare tutte le informazioni
necessarie alla velocizzazione delle procedure relative al trasferimento della
merce dai porti verso gli interporti e centri logistici fino alla destinazione
finale.
Offrire servizi efficienti alla merce oggi
può rappresentare il fattore chiave che fa la differenza in termini di
competitività tra gli operatori all'interno della catena logistica. La
partecipazione a questo tipo di progetti comunitari e la condivisione dei temi
e delle attività da sviluppare, possono costituire un'ulteriore opportunità per
gli operatori e gli stakeholders per superare le criticità ed i “colli di
bottiglia” oggi esistenti.
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