venerdì 17 maggio 2019

Il materiale di scarto delle cave utilizzato per riempimenti portuali con trasporto via nave in partenza dal Terminal MDC di Marina di Carrara.Un progetto dell’azienda di costruzioni carrarese San Colombano, ispirato ai principi dell’economia circolare


E’ al momento quasi ultimata una prima importante operazione che ha permesso di riutilizzare una ingente quantità di materiale lapideo derivante dalle lavorazioni in cava a Carrara.
Il materiale viene  trasportato via camion dai bacini marmiferi al porto di Marina di Carrara, presso il Terminal MDC della Dario Perioli S.p.A., dove viene caricato su navi con destinazione Vado Ligure, dove è in fase di avanzata costruzione un nuovo terminal container, alla realizzazione del quale, in questa fase conclusiva, ha contribuito anche il materiale prodotto dalla San Colombano, azienda Carrarese operante nel settore delle costruzioni e del lapideo.

La conferenza stampa che si è tenuta oggi presso la sede dell’AdSP di Viale Colombo,  è stata dedicata alla presentazione di questa operazione, che può costituire l’avvio di un processo virtuoso, utile sia al fine dello smaltimento del materiale di risulta delle cave, sia ai fini del reimpiego dello stesso materiale, che ha ottime caratteristiche geomeccaniche,  per riempimenti portuali e rilevati.

Tale progetto, che avrà importanti benefici per il territorio intero e una volta ultimato permetterà il riuso di 800mila tonnellate di materiali di risulta dell’escavazione, si è concretizzato in breve tempo grazie alla collaborazione di tutti gli enti ed i soggetti privati interessati, i cui rappresentanti erano oggi presenti all’incontro: il Presidente dell’AdSP Carla Roncallo, l’Assessore allo Sviluppo economico e alla Pianificazione dell’Economia del mare del Comune di Carrara, Andrea Raggi; l’AD della Dario Perioli S.p.A e presidente del  Terminal MdC, Michele Giromini; il Direttore di Confindustria Livorno Massa Carrara, Umberto Paoletti, il titolare della ditta carrarese San Colombano, fornitore del lapideo  Edoardo Vernazza,   già Vice Presidente Giovani di Confindustria Massa Carrara e Componente della presidenza nazionale di ANCE Giovani con delega all’economia circolare.

Il progetto, ispirato ai principi dello sviluppo sostenibile e dell’economia circolare, permetterà di utilizzare materie prime già disponibili derivanti dalle attività di estrazione del marmo, con importanti ricadute positive in termini economici (riduzione costi di materie prime, creazione di una nuova rete di business, nuove opportunità di mercato e nuove filiere), ambientali (ottimizzazione dell'uso delle risorse, attenuazione del rischio idrogeologico) e sociali (in termini occupazionali).

 “L’obiettivo dell’AdSp è quello di aumentare i traffici portuali e indubbiamente questo è un nuovo traffico interessante in termini di tonnellate movimentate; questa prima operazione, è stata però anche utile per sperimentare un sistema che si è rivelato perfettamente funzionante, che non ha comportato riflessi negativi in termini ambientali e che potrà senz’altro ripetersi in futuro, essendo  molti i riempimenti portuali che dovremo realizzare a Spezia e sicuramente in programma anche in altri porti” ha dichiarato Carla Roncallo.

 “Fin dal suo insediamento l’amministrazione comunale ha incentivato l’asportazione dei materiali di risulta dal monte il cui accumulo rappresenta una violazione delle norme e soprattutto una minaccia per la sicurezza idraulica. Questo progetto rappresenta l’apertura di un canale commerciale importante per questi materiali e speriamo si tratti solo della prima di una lunga serie di esperienze di questo tipo. Si tratta di un’iniziativa che non è in conflitto con la destinazione turistica di quella parte del porto: sono attività complementari che hanno il merito di garantire il pieno sfruttamento degli spazi. Il tutto in attesa della futura nuova darsena commerciale che permetterà ad entrambe le funzioni, commerciale e turistica, di avere pieno sviluppo”,  ha dichiarato l’assessore Andrea Raggi

“Mdc  ha contribuito con piacere allo sviluppo di un progetto di economia circolare molto utile per l’attività estrattiva del marmo. Il terminal ha appena iniziato la propria operatività ed ha come obiettivo quello di generare benessere ed essere una risorsa ed un fattore strategico per lo sviluppo di tutto il territorio”, ha dichiarato Michele Giromini

“Siamo molto soddisfatti di essere riusciti a sviluppare questa opportunità, oltre 24 mesi di trattative per chiudere l’appalto. Sono state riconosciute le qualità fisico meccaniche di questo derivato da taglio, nonché il ridotto impatto ambientale in quanto già prodotto.
Il vero successo di questo progetto è stata la collaborazione tra  tutti gli stakeholder: le istituzioni, l’amministrazione comunale e tutte le aziende, che,  operando in simbiosi, hanno permesso di fornire 800.000 tonnellate di materiale in meno di 9 mesi. Stiamo già lavorando su altri progetti, e riteniamo che le best practices adottate possano convincere le stazioni appaltanti a richiedere che vengano sempre più utilizzate queste risorse presenti sul nostro territorio”, ha dichiarato Edoardo Vernazza.
Dal canto suo, il Direttore di Confindustria Livorno Massa Carrara, Umberto Paoletti, ha detto:”La valutazione di Confindustria è che il progetto San Colombano rappresenta uno degli esempi più concreti di economia circolare, poiché chiude un circolo virtuoso utilizzando il materiale proveniente da cave qualificate e risultante da derivati dei materiali da taglio, per il riempimento degli escavi per la costruzione della piattaforma multifunzionale nel porto di Vado Ligure. Un ulteriore valore aggiunto è, che il progetto San Colombano si è potuto realizzare attraverso una attiva collaborazione con l'AdSP e l'Amministrazione Comunale e apre quindi, una interessante prospettiva anche di proiezione nazionale.
Da sottolineare come tutti abbiano concordato sull’ottimo risultato ottenuto  grazie alla sinergia tra pubblico e privato a supporto dell’economia del territorio e come la fusione tra Porto della Spezia Porto di Marina di Carrara, uniti nell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, stia producendo ottimi risultati, velocizzando i processi di crescita in corso.

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