Un’articolata offerta di servizi
marittimi che lo collegano con i principali mercati mondiali del Far East, del
Nord America e dell’Africa Occidentale; una fitta rete di collegamenti con i
principali porti del Mediterraneo; un elevato utilizzo della modalità
ferroviaria; la disponibilità nell’immediato retroterra di un’area a vocazione
logistica; l’utilizzo del preclearing, lo sdoganamento direttamente in
mare; servizi settimanali che collegano
il porto ligure con la Turchia, il Mar Nero e con i principali porti della
costa mediterranea dell’Africa; un corridoio doganale porto-retroporto; pochi
soggetti decisori; un’ottima collaborazione attiva tra i principali attori del
sistema portuale: Autorità Portuale, Autorità Marittima, Agenzia delle dogane,
gestori dei Terminal, Agenzie Marittime, Spedizionieri Doganali, etc..
Questi sono solo alcuni degli elementi
che caratterizzano il porto della Spezia come porto di eccellenza e che sono
stati esaminati dal Centro di Ricerca sulla Logistica dell’Università Carlo
Cattaneo LIUC che ha elaborato il rapporto presentato oggi a Milano, presso la
sede di Assolombarda. Il rapporto, che contiene una serie di riflessioni sul
modello organizzativo che caratterizza il “Sistema Spezia”, ha rilevato come
gli importanti risultati raggiunti dallo
scalo spezzino siano il frutto di un modello organizzativo e gestionale consolidatosi
nel tempo e che hanno consentito che diventasse il secondo porto italiano per
movimentazione di container al netto del di transhipment, con indici di
produttività di assoluta eccellenza a livello europeo.
Il
convegno è stato aperto da Lorenzo Forcieri, presidente Ap della Spezia e da
Giorgio Bucchioni Presidente
Confindustria La Spezia. Sono seguiti interventi di Fabrizio Dallari, Direttore del Centro di
Ricerca sulla Logistica Università Carlo Cattaneo LIUC e Sergio Curi, Senior Advisor del Centro di
Ricerca sulla Logistica dello stesso istituto. Sono intervenuti anche Michele
Giromini, AD La Spezia Container Terminal;
Alessandro Laghezza, Presidente Sistema Porto; Bruno Pisano, Presidente
Spedizionieri La Spezia; Elvio La Tassa
Direttore Ufficio delle Dogane, La Spezia.
La
tavola rotonda moderata da Morena Pivetti del Sole 24 Ore ha cercato,
attraverso gli interventi di rappresentanti di aziende come IKEA, Coscon Italy,
Interporto di Padova, JAS, Tarros, di analizzare i fattori attualmente
attrattivi per la merce e quelli su cui è necessario lavorare per rendere
ancora più appetibile il porto spezzino.
“La portualità non è una variabile
indipendente: è un servizio all’economia ed alle imprese ed è quindi inserita
nei processi competitivi che riguardano il Paese. La cultura del porto spezzino
e delle sue componenti è orientata alla competizione , all’efficienza ed alla
economicità. Occorre semplificare ed alleggerire le ingessature burocratiche
che ostacolano lo sviluppo senza perdere tempo a studiare riforme fini a sé
stesse”, ha detto Giorgio Bucchioni,
presidente dell’Unione Industriali della Spezia.
Milano, 28 maggio 2015
Nessun commento:
Posta un commento