Comunicato
stampa
Forcieri: “Sono
certo che il settore reefer si svilupperà sempre più anche alla Spezia,
consolidando un tipo di traffico dalle grandi potenzialità. E proprio perché ci
crediamo fortemente siamo diventati partner di un progetto molto innovativo,
“Fresh Food Corridors”, lanciato proprio qui a Berlino”
Il porto della Spezia è stato in questi giorni
presente a Berlino, assieme agli scali di Genova e Savona, riuniti
nell’associazione Ligurian Ports Alliance. A rappresentare il nostro scalo all’
edizione n. 25 di Fruit Logistica, la più grande vetrina internazionale
specializzata nel settore ortofrutticolo, il Presidente dell’Autorità Portuale
della Spezia e, da gennaio, anche di LPA, Lorenzo Forcieri. Presso lo stand
anche rappresentanti di Tarros e di La Spezia Reefer Center, Giovanni Bandini,
Marcello Debellini e Fabio Bucchioni.
Lorenzo Forcieri: “La
presenza del porto della Spezia a Fruit Logistica, oltre a testimoniare il
sempre maggior rilievo che riveste il settore dei traffici ortofrutticoli per
il sistema degli scali liguri, è motivata dallo sviluppo di questo settore
anche grazie a La Spezia Reefer Center – gruppo Contship Italia, attiva da un
anno nell’area del retroporto di Santo Stefano, e a Tarros, storica realtà del
nostro scalo. Sono certo che il settore reefer si svilupperà sempre più anche
alla Spezia, consolidando un tipo di traffico dalle grandi potenzialità. E
proprio perché ci crediamo fortemente siamo diventati partner di un progetto
molto innovativo, “Fresh Food Corridors”, volto a favorire lo sviluppo di un
corridoio logistico integrato per i prodotti agri-food provenienti dal Medio
Oriente, per via marittima, che
attraverso il nostro porto e quelli di Capodistria, Venezia e Marsiglia, sono
diretti tramite ferrovia verso i mercati del Nord Europa”. Tanti e rilevanti
gli elementi di innovazione del progetto tra i quali il coinvolgimento di
operatori logistici provenienti soprattutto da Paesi terzi non-UE del
Mediterraneo.
Marcello Debellini Amministratore
delegato della società che ha avviato lo scorso anno
l’attività del nuovo magazzino a temperatura controllata di Santo Stefano
Magra. “Dopo il primo anno di start up, dopo vari test aventi lo scopo di individuare
i mercati interessati come porti di ingresso, siamo sempre più convinti di
sviluppare nuove direttrici soprattutto mitteleuropee, quindi Svizzera, Bassa
Germania, Ungheria, Austria. Dovremo lavorare in sinergia anche con le linee di
navigazione per focalizzarci su nuove rotte ora poco presenti sul porto della
Spezia, ovvero Africa Sud e costa atlantica del Sud America che sono poi le
origini di tanti tipi di merceologia a temperatura controllata, non solo i
prodotti ortofrutticoli. A Berlino stiamo cercando di capire su quali prodotti
e su quali nazioni di origine possiamo contare.”

Nessun commento:
Posta un commento